Il primo documentario sul massacro in Siria
Cosa sarà della Siria, non è facile prevederlo. Molti sperano che la famiglia Assad passi la mano democraticamente dopo 40 anni di dittatura , ma tanti temono che trascinerà tutti nel baratro prima di scomparire. La maggioranza si augura che la rivolta del popolo continui ad essere non violenta e in mano ai giovani come simbolo di speranza, ma già ora al sangue del regime si risponde con le stesse armi. Alcuni auspicano un intervento risolutore esterno, ma tanti lo temono perché foriero di una possibile guerra civile.
Siria, ai confini del regime (Isqat Al Nizam) è un racconto oggettivo, crudo e toccante, che vuole fare chiarezza sulla nascita della primavera siriana: dalle prime violente repressioni del regime, al doloroso esodo degli oltre 20.000 rifugiati in Turchia; dall’incessante lavoro degli attivisti in rete, alla continua diserzione dei militari ex governativi. Una raccolta di testimonianze inedite e immagini spesso rubate con telefonini o piccole telecamere, rischiando la vita e che rendono questo film un documento unico.
Per la prima volta attraverso le immagine rubate dai ribelli e dai soldati disertori del regime si potrà vedere cosa vuol dire la repressione, la tortura e il coraggio di chi dice basta alla dittatura attraverso le armi leggere di cellulari e internet.